martedì 17 marzo 2015

N° 61 - DRACULA di BRAM STOKER (#GDLI100LIBRI)


Il terzo libro estratto per il gruppo di lettura è il numero 61, Dracula di Bram Stoker

TRAMA: Il giovane avvocato Jonathan Harker viene inviato in Transilvania dal suo capo, Peter Hawkins, per curare l'acquisto di un'abitazione a Londra fatto da un nobile transilvano, il Conte Dracula. Da subito Jonathan nota qualcosa di inquietante anche durante il viaggio che lo porta al castello del Conte ma inizialmente non ci fa caso, attribuendo queste stranezze alla gente del posto. Passano i giorni e il nostro protagonista si rende conto, però, di essere arrivato in luogo maledetto dal quale sarà molto difficile uscire.

E' un libro che mi ha sorpresa tantissimo e, contro ogni aspettativa, mi è piaciuto molto. Le vicende sono narrate da vari punti di vista e quelli che leggiamo sono i diari, i telegrammi e gli inserti dei giornali che compongono tutta la documentazione raccolta dai protagonisti della vicenda e conservata in modo da poter fare conoscere la loro impresa ai posteri nel caso in cui loro avessero fallito. Questo espediente rende la storia più veritiera e ti fa quasi credere che quello che leggi possa essere realmente accaduto, anche se sai che non è così. Unica pecca è che la storia è un po' lenta a causa di questo tipo di scrittura. Sinceramente non mi aspettavo niente da questo libro perchè non amo (o forse dovrei dire non amavo) molto il personaggio di Dracula al punto che non avevo mai letto o visto niente su di lui, nonostante i moltissimi film più o meno attinenti al libro che sono usciti. Nel complesso una bella lettura, anche se il personaggio fisico di Dracula è molto marginale, ma questo forse ha contribuito a farmi piacere il romanzo, infatti non so quanto mi sarebbe piaciuto se il personaggio principale fosse stato il Conte. In definitiva, un classico consigliatissimo anche a chi, come me non ama l'horror, in quanto potete trovarci più storie d'amore e introspezione dei personaggi che scene di paura vere e proprie. 


"Mia cara, per grazia di Dio onnipotente la tua esistenza può essere tutto ciò che promette: una lunga giornata di sole, senza aspri venti, nella perenne fedeltà al dovere, e nella fiducia più completa. Non posso augurarti di non soffrire mai, perché sarebbe impossibile, ma spero fermamente che tu sarai sempre felice come lo sono io ora. Arrivederci, mia cara."



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