venerdì 30 gennaio 2015

N° 21 - IL RICHIAMO DELLA FORESTA di JACK LONDON (#GDLI100LIBRI)


Il secondo libro estratto per il gruppo di lettura è il numero 21, Il Richiamo della Foresta di Jack London

TRAMA: Buck, un incrocio tra un San Bernardo e un Pastore scozzese, vive una vita da re nella Santa Clara Valley, in California, insieme al suo padrone, il Giudice Miller. Un giorno però, Manuel, il giardiniere del Giudice, sottrae Buck al suo padrone e lo vende per pagare dei debiti di gioco. Il cane passa così da un padrone all'altro finendo in Alaska, dove cominceranno le sue avventure.

Un bellissimo romanzo, che senza questo gruppo di lettura non avrei mai letto. Ho apprezzato soprattutto la capacità (e la scelta) dell'autore di non "umanizzare" Buck: è un cane e pensa, vede il mondo e agisce come un cane. Non che questo sia riduttivo, anzi spesso si è rivelato molto meglio delle persone. Mi sono immedesimata nelle sue avventure, ho pianto e riso con lui e questa cosa mi ha colpito perché nemmeno per un secondo l'ho paragonato a una persona, mentre è questo quello che fanno i film o i romanzi di oggi con gli animali: gli danno la parola, li fanno pensare come se fossero umani, a volte li fanno camminare persino su due zampe. London è riuscito a creare un personaggio complesso e reale senza fare tutto ciò, descrivendo meravigliosamente quello che era: un cane. Unica pecca ho trovato l'ultimo capitolo molto lento.

CITAZIONI:

"Vi è un'estasi che segna la sommità della vita e oltre la quale la vita non può levarsi. E il paradosso dell'esistenza è tale, che quest'estasi viene quando più si è vivi, e si presenta come un completo oblio di vivere."

"Non sapeva dove né perché; né si domandava il dove o il perché, tanto imperiosamente risuonava il richiamo nel profondo della foresta."


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